Il ritorno. Un momento a lungo atteso.
Un desiderio talmente potente da varcare ogni confine, anche il più ignoto.
Un racconto per i pendolari, per ogni persona che, sotto le Luci della strada, giorno dopo giorno, ritorna a casa, stanca e spossata, assaporando il momento in cui raggiungerà il proprio nido tranquillo. Ricordiamoci una cosa però, le ombre fanno scherzi laddove la luce non arriva, dobbiamo fare attenzione…
Oltre 200 copie vendute - Vi ringrazio per il risultato e non vedo l'ora di raggiungere il prossimo!
Un crimine efferato sbocciato, come un fiore nero, nelle più tetre e remote profondità dell'essere umano.
Non sarà dimenticato; non sarà perdonato.
Le eterne ore della giustizia, della vendetta son giunte.
Ogni torto verrà ripagato.
Un racconto che va a toccare un tema forte che, generalmente, suscita un altrettanto dirompente desiderio di giustizia, o anche più di questa, che non sembra sufficiente, di vendetta. Gli esseri umani possono, o devono, perdonare? E a prescindere della disposta, le divinità lo faranno?
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Girano oscure voci sulla villa di Ofenkalt, un'antica magione tedesca sepolta nei meandri della Foresta Nera. La sua bellezza e il suo splendore sono ottenebrati da un tetro passato, ricordo dei remoti tempi del paganesimo germanico e delle più vicine decadi tra gli anni trenta e sessanta.
Anche se poco conosciuta e tenuta nell'ombra la magione rimane una meta turistica ambita, sebbene consentita solo a pochi "fortunati". Pietro e la sua classe sono tra questi.
Il ragazzo è tormentato da incubi e terribili visioni che non fanno che aumentare mano a mano che l'ora della visita si avvicina.
Crede che i sogni siano solo sogni, ma lui, i suoi insegnanti, compagni e amici scopriranno che forse non tutto è come si aspettano. Le porte della villa si aprono davanti a loro e i misteri, le tenebre e gli orrori della magione li attendono a braccia aperte.
Un romanzo che vi riporta in una classe, che avrebbe potuto – o potrebbe - essere la vostra, delle superiori. Con le sue dinamiche interne, amori, odi, personalità diverse che cercano di capire la direzione che vogliono intraprendere. Studenti e studentesse, e professori, a cui vi affezionerete ma che capirete abbastanza rapidamente di poter perdere a ogni pagina. La villa non è un luogo sicuro, per nessuno di loro.
Questo è il nostro primo romanzo, prima opera della Saga “Oltre l’eclissi”. Se vi rimarranno molti perché alla fine della storia questa ne è la ragione.
Non tutte le sorprese sono gradite.
Il risveglio in una piazza di un’affollata città sconosciuta che non ha nome, come voi. Non sapere perché si è lì ma fin dal primo istante capire che non dovremmo starci, che non è il nostro posto.
Il mondo e le persone che vi circondano sono strani, apatici, per certi versi aggressivi e probabilmente non vi saranno d’aiuto.
Un breve viaggio nel tentativo di capire, di ricordare. Avrà successo? Supererà la confusione?
Un racconto che cerca di prendere alla leggera un tema attuale – non vi dico quale sennò che gusto c’è nel leggere –, di far sorridere e, forse, riflettere su quanto quello che ci circondi possa influenzare se non tutto, molto di noi. Vi posso solo dire che questo tema fa parte del conflitto educazione-genetica di cui potreste aver sentito parlare. Se così non fosse, mi azzarderei a supporre che il primo passo per apprendere qualcosa di nuovo sia scoprire della sua esistenza…
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